Portogruaro

Città d'arte e di cultura

L’antica funzione di porto sul fiume Lemene e le gru, uccelli che  in passato abitavano in stormi la zona, contribuiscono a dare il nome alla città, la cui storia è strettamente legata a quella della Serenissima Repubblica di Venezia.

Nel Medioevo per accedere alla città si dovevano attraversare le mura che proteggevano l’abitato, ora sono rimaste solo tre delle antiche porte, che si attraversano per dirigersi in centro: Porta S. Agnese, S. Gottardo e S. Giovanni con una piccolissima parte delle mura originarie.

Quasi ogni strada è costeggiata da portici, che soprattutto in via Martiri della Libertà aprono scorci sulle pareti dei palazzi vicini, mostrando bellissime finestre in stile veneziano e gotico rinascimentale a dimostrazione di quanto Portogruaro sia stata influenzata dalla Serenissima nella sua storia e nella sua architettura.

 

Da qui si giunge in Piazza della Repubblica dove troneggiano il grande municipio con le merlature ghibelline, il monumento ai caduti chiamato dai portogruaresi “il cavallo” e il Pozzetto del Pilacorte: la fontana con le gru simbolo della città.
A pochi passi il vicino Duomo, eretto nell'ottocento nel luogo di un'antica chiesa romanica, di cui resta l'agile ma inclinato campanile. 
Proseguendo fin dietro al municipio si raggiunge uno degli angoli più caratteristici di Portogruaro: i Mulini sul fiume Lemene, due vecchi mulini che oggi sono stati ristrutturati e accolgono sovente mostre d’arte.
La passeggiata può proseguire lungo la via pedonale che costeggia il fiume fino al Museo Archeologico Concordiese, che riunisce reperti recuperati negli scavi avvenuti nel tempo nella vicina città di Concordia Sagittaria.

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